Nel 1994 il Super Nintendo
stava per morire, ma non solo di vecchiaia. Uno spettro grigio stava
allegramente avvelenandogli il suo nucleo pulsante fatto di cartucce con quel
nuovo supporto chiamato Compact Disc. Eppure la vecchia console, figlia di
quell’altra che per prima aveva rivendicato il delicato tono argenteo dell’intrattenimento,
ebbe ancora i muscoli di ospitare l’ultimo atto di una casa di sviluppo che era
stata vitale nella sua vita. Ad un passo dalla pensione, Final Fantasy VI
arrivò, e i videogiochi non furono più gli stessi.
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In questo blog vengono espresse OPINIONI e preferenze, come tali PERSONALI e non necessariamente imparziali: e si è perfettamente liberi di farlo, essendo questo, nonostante il nome possa trarre in inganno, uno spazio personale, no profit, e gentilmente fornito da Blogger e Blogspot.
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venerdì 9 novembre 2012
Recensione - FINAL FANTASY VI
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