L’ultima
frase di Alex Mercer nel primo Prototype
era “Cosa sono diventato? Qualcosa di
meno di un essere umano… Ma anche qualcosa di più”.
Queste
erano le giuste premesse per un seguito. Ma gli ormai sciolti Radical
Entertainment non si lasciarono abbindolare, e per Prototype 2 si impegnarono per uno sconvolgente capovolgimento di
fronte. L’ambientazione rimase la stessa, ma cambiarono protagonista: questa
volta impersoniamo non un virus senziente che non sa di esserlo, bensì un
essere umano perfettamente consapevole. La maturità del brand si manifesta
dallo stesso prologo, ora non più una distruzione insensata di 10 minuti ma una
storia ben precisa di ben 40, che mostra il background di Heller e le sue
ragioni per andare a caccia di Mercer, qui divenuto villain.DISCLAIMER
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mercoledì 10 luglio 2013
Riflessione - JAMES HELLER
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